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Sarà il solleone che ci dà alla testa, oppure la tensione pre-partenza, ma noi, come tanti ancora bloccati in città o in ufficio, oggi diamo i numeri. E da veri “tea lovers” li diamo ovviamente sul tè!
Ecco allora tutte le curiosità e i dati, che forse non sapevate, sulla vostra bevanda preferita. Pronti a conoscere tutto, ma proprio tutto, sul nostro mondo? Eccovi tutti i segreti del tè… in cifre!

7 numeri sul tè (da sapere)

Dopo l’acqua è la bevanda più bevuta al mondo. Se siete veri amanti del tè non potete non conoscere questi numeri, solo così sarete sempre sul pezzo. Lasciate quindi perdere i vostri nervosismi da caldo infernale e facciamo invece i “conti” con il tè. Scopriamo insieme qualche numero:

3,2 milioni. Sono le tonnellate di tè nero ogni anno prodotte in tutto il mondo. La produzione mondiale è prevista in crescita del 2,2% annuo nel corso del prossimo decennio per arrivare nel 2027 a quota 4,4 milioni di tonnellate. Risultati importanti, dite? Mai quanto quelli del tè verde, che passerà da poco più di 1 milione a 3,6 milioni di tonnellate nel 2027, con un tasso di crescita del ben 7,5% annuo. La sfida è aperta!

1,93 milioni. Sono le tonnellate di tè nero che permettono all’India di essere sul primo gradino del podio dei maggiori produttori mondiali, medaglia d’argento per la Cina con 1,2 milioni e segue in corsa il Kenya con 0,44 milioni. A dominare indiscussa è quindi l’Asia, il continente che in assoluto produce più tè al mondo, salendo al vertice della classifica con ben 4 milioni di tonnellate complessive.

416.000. Ecco le tonnellate di tè nero esportate in tutto il mondo dal Kenya, quasi la totalità di quello che produce. Numero uno dell’export, il Kenya è seguito dalla Cina (330.000 tons) che corre sempre più veloce, guadagnando terreno. Terzo posto per lo Sri Lanka con 311.000 tonnellate esportate.

Oltre 70 miliardi. Sono i litri di tè caldo consumati dalla Cina, di gran lunga il Paese che ne beve di più al mondo. Seguono, con pochissima differenza tra loro, India e Russia con circa 27 miliardi di litri ciascuno. E il Regno Unito? Si piazza solo all’ottavo posto, pochissimo se paragonato alla tradizione secolare del tè delle cinque.

1907. È l’anno in cui nascono le bustine di tè. Merito del commerciante newyorkese Thomas Sullivan, che iniziò a confezionare le foglie di tè in sacchettini di seta cuciti a mano, legate da un lungo filo. Più leggera, meno ingombrante e assolutamente più comoda rispetto ai contenitori in metallo usati fino a quel momento, l’invenzione di Sullivan si rivelò un successo, anche grazie alla possibilità di lasciare la bustina in infusione e di poterla “ricaricare” con nuove foglie.

30%. È la percentuale di polifenoli presenti in media nel tè. Sono le sostanze più presenti in assoluto all’interno del tè, quelle che conferiscono anche le maggiori proprietà nutritive, principalmente il suo potere astringente.

6. Sono le principali tipologie di tè al mondo. Verde, nero, oolong (cioè semi-fermentato), bianco (meno lavorato), giallo (il più raro) e quello fermentato, come il Kombucha.

Pronti a giocarli al lotto? Scherziamo… se nel leggere vi è venuta una voglia improvvisa di tè, fate un viaggio sul nostro sito e scoprite tutti i nostri blend più buoni e dissetanti!

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